Insegno italiano in due classi terze composte rispettivamente da 12 e da 16 alunni. Abbiamo sdoppiato la classe fin dalla prima per la presenza di un alunno certificato come psicotico con tratti autistici. Ciò ha comportato tuttavia che ogni insegnante non abbia alcuna ora di compresenza, che le aule che ospitano le due classi siano estremamente piccole, che sia a disposizione della terza A (quella con il bimbo con handicap) un insegnante di sostegno per 8 ore settimanali. In realtà quest’insegnante è quasi sempre sottratta dalle risorse della classe per sopperire alle assenze delle insegnanti nella scuola, poiché non si riescono a nominare supplenti.
Fin dalle prime classi i bambini sono stati sollecitati a scrivere liberamente; utilizzando il modello Ferreiro Teberosky è stato fin dall’inizio chiesto loro di non preoccuparsi se non scrivevano subito correttamente, ma di provare a scrivere come erano capaci. Progressivamente sono stati sollecitati a riflettere sugli errori per cercare di evitarli.
Come area di ricerca mi interesserebbe proprio quella del cercare le giuste strategie per favorire la revisione dei testi, partendo dalla consapevolezza degli errori che ciascuno commette più frequentemente. Continua a leggere